Negli ultimi anni è in aumento il numero di coppie che intraprendono un percorso a ostacoli per diventare genitori. Per motivi lavorativi, cambiamenti di vita e ragioni varie, si è allungata l'età nella quale si decide che è il momento giusto per procreare. Non sempre, però, i piani vengono rispettati e, dopo circa un anno di tentativi mirati, molte coppie decidono di rivolgersi ai centri per la fertilità. Da questo momento inizia un percorso non privo di frustrazioni e delusioni.
Da un punto di vista medico, la coppia si troverà ad affrontare una serie infinita di controlli, visite specialistiche e analisi, per individuare, laddove esista, la causa organica che impedisce il concepimento. In questo lasso di tempo, più o meno lungo, è fondamentale tenere presente anche la sfera psicologica: dopo una confusione iniziale, in cui la coppia si trova ad affrontare un problema spesso inaspettato, subentrano senso di colpa e frustrazione.
Non mancheranno momenti di stress, che potrebbero influire anche sulla vita sessuale. Molte coppie che affrontano questo percorso finiscono per trasformare l’intimità in una tabella di marcia, dove lo spazio per la complicità e la passione si riduce drasticamente.
Il problema organico può riguardare entrambi o solo uno dei partner. Un buon dialogo e la capacità di confrontarsi sono elementi fondamentali per bilanciare le rispettive ansie. In questo turbinio di vissuti, rimanere lucidi è essenziale per scegliere la strada migliore da seguire (piano di cura, percorsi di procreazione medicalmente assistita, adozione).
Un aiuto psicologico può supportare i membri della coppia nell’elaborazione delle rispettive paure ed emozioni legate alla procreazione, facilitando la comunicazione su aspetti delicati. L'obiettivo è porre attenzione ai bisogni del singolo, analizzandone i vissuti, per poi spostarsi sulla coppia e sull’accettazione del percorso intrapreso.
Una riflessione condivisa su quanto sta accadendo aiuta ad accettare e superare i propri limiti. Nascondere all’altro paure, senso di fallimento, dubbi e perplessità può generare una vera e propria crisi.
L'infertilità rappresenta un lutto parziale: una parte di sé non funziona come ci si aspettava, e le fantasie sul diventare genitori devono essere riformulate. Occorre rispettare i tempi dell’attesa e, in questo tempo sospeso, è importante lavorare sui vissuti emotivi per mantenere un legame saldo con la realtà.