Prendi un appuntamento

Puoi chiamare o inviare una mail per avere il primo contatto e organizzare un incontro.

Chiamare:
3317081929

Email:
mariapizzale@gmail.com

Image

L'ossessione d'amore: la dipendenza affettiva

  • Informazioni Generali

"Sono anni che sono sposata con un uomo che è centrato su se stesso, non mi sento considerata nella relazione e non so se è amore il nostro. Ha sempre ragione lui, non mi fa sentire adeguata. Nonostante questo penso di non poter vivere senza di lui..." Quando il bisogno di rimanere legati a qualcuno diviene disfunzionale? Quando ci ritroviamo a non poter vivere senza l'altro ma, al tempo stesso, a soffrire a causa di questo legame? L'essere umano è un essere sociale e nasce" in- relazione"; ognuno di noi in qualche modo è dipendente da altre persone. Negli ultimi anni le richieste di aiuto sul mal d'amore sono in aumento: spesso si ritiene di essere vittime di un narcisista e di non poter uscire da un amore definito tossico, ma indispensabile. Il partner diviene il fulcro della propria esistenza e il metro di misura del proprio benessere. Diviene fonte di frustrazione e ricarica di energia, nello stesso tempo. Si è concordi nel ritenere la dipendenza affettiva una vera e propria dipendenza comportamentale. Quale è L'origine di questa forma di dipendenza? Sin dalla nascita il bambino che diventerà uomo ha bisogno di accudimento per sopravvivere, della vicinanza di una figura adulta che gli garantisca non solo la sopravvivenza fisica ma anche lo sviluppo delle sicurezze e delle capacità che lo porteranno a vivere in sintonia con se stesso e con il mondo. Questo legame "speciale" è definito sistema di attaccamento. Per sviluppare un attaccamento sicuro è necessario vivere esperienze arricchenti e di cura delle figure di riferimento non solo dando rilievo ai bisogni primari come nutrirsi, ma anche creando uno spazio di accettazione alla propria sicurezza ed emotività, affinché si possa crescere sani ed equilibrati. Naturalmente non tutte le forme di attaccamento sono "sicure". Quando questo non avviene, si cresce con un profondo senso di inadeguatezza che le esperienze della vita andranno a confermare. La scelta di un uomo o una donna che non è in grado di farci sentire amati è in linea con il copione a cui siamo stati abituati sin da piccoli. Per questo motivo spesso ci si trova a vivere relazioni caratterizzate da ambivalenza, dove la ricerca di amore, il "sentirsi amati" è L'obiettivo primario. Il Dipendente Affettivo, proprio per la percezione di se stesso come una persona vulnerabile, incerta, insicura e convinta della propria scarsa amabilità, troverà ovvio e ineluttabile scegliere una persona poco attenta ai suoi bisogni, poco amorevole, difficilmente rispettosa e disponibile. Tale condizione, simile al gioco "della vittima e del carnefice" è proprio la relazione che il Dipendente Affettivo cerca, pensando che quella persona, apparentemente forte e sicura, lo possa proteggere da tutte le difficoltà della vita. Di contro quella persona, spesso caratterizzata da tratti narcisistici (quali per esempio senso di superiorità, esigenza di ammirazione, mancanza di empatia), cerca una "vittima" per soddisfare il bisogno di potere e controllo, uniche modalità con cui riesce a stare in relazione con l'Altro. Quando si arriva in terapia, si vive spesso una forma di malessere ingestibile dove il bisogno dell' altro appanna totalmente la capacità di pensare a se stessi come individui autonomi e maturi, con il diritto di poter vivere un amore sano ed equilibrato. Il percorso mirerà alla narrazione della propria storia, cercando di soffermarsi su ciò che ha impedito una reale autonomia e stima di se. Una rilettura potrà permettere la presa di consapevolezza dei propri desideri, sviluppando una capacità di scelta e autonomia indispensabili per una vita sana ed equilibrata e per poter vivere relazioni costruttive dove L'amore sarà una scelta consapevole e non un riempimento di vuoti. Senza dimenticare mai che l'amore vive e si alimenta di ciò che accade in noi, della nostra interiorità.

Image
 
Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde


A. Baricco